lunedì 25 maggio 2009

DORMONO TUTTI - NINNA NANNA - RENATO ZERO

Sto cercando la chiave per ritornare bambino
che sciocco che sono... la fantasia apre tutte le porte
quando la sera spegni la luce
un raggio d'argento nel cielo riluce
tutte le cose vanno a dormire
anche le macchine giù nel cortile

dormono i baci dentro le bocche
e dormono i libri di filastrocche
dormono i sassi dentro gli stagni
e dormon gli specchi chiusi nei bagni
dormon gli acini sopra i viticci
e le castagne strette nei ricci

dormono i salti dentro i ginocchi
e tutte le lacrime chiuse negli occhi
dormono i cuccioli dentro le cucce
e i passerotti sotto le alucce
dormono i compiti nelle cartelle
e i desideri abbracciati alle stelle

dorme la torta di mele nel forno
dorme la tele che vedi di giorno
dormon le ombre dietro le porte
e dormon le note nel pianoforte
dorme il trenino che non ha più fretta
dorme la ruota nella bicicletta
dormon le oche coperte di piume
e dormono i pesci nel letto del fiume

(ahi) devo avere schiacciato... un pisolino!
dormono i numeri dentro le dita
riposa pure la stella cometa
dormono gli angeli e i cherubini
e dorme la giostra aspettando i bambini

dorme lo scivolo e il cavalluccio
dorme la gomma dentro l'astuccio
dormono gli elfi, i gatti ed i cani
e dormono i gol che farai domani

soltanto i sogni restano alzati
per far compagnia a tutti gli addormentati
shh
buonanotte

domenica 24 maggio 2009

TG1 - IL METODO DOMAN E L'AMORE PER AIUTARE SIMONE , BAMBINO CEREBROLESO ( GRAGNANO - PIACENZA)

Simone e il paese che lo aiuta a guarire
A Gragnano Trebbiense una comunità fa i turni per assistere il bambino cerebroleso La madre «Mi aiutano trenta volontari. Ora che ha imparato a camminare lo abbiamo iscritto a una marcia: per sostenerlo sono venute 190 persone» Il piccolo ha 13 anni ed è seguito con il metodo Doman.

GRAGNANO TREBBIENSE (Piacenza) - La dolcezza, per prima. Negli occhi grigio-verdi che ti fissano a lungo. Poi la forza. Quando ti stringe la mano per dire: va bene, puoi restare. E infine l' istinto naturale a vivere, migliorare, lottare, che è la cifra della sua esistenza, cominciata in silenzio nella pancia della mamma quattordici anni fa, con il destino scritto nei geni. «Mio figlio è cerebroleso. E non sa quanto ci ho messo ad accettare questa parola. La diagnosi definitiva è arrivata lo scorso gennaio: durante il concepimento si era spezzato il Dna. Come Simone ci sono altri trenta bambini nel mondo, nessuno ha le stesse caratteristiche». Claudia è la madre di Simone. Ha quarant' anni, carattere da leonessa, e non c' è traccia di commiserazione mentre racconta del suo bambino seduto nel dondolo in giardino. I sette nani e Biancaneve danno il benvenuto in fila all' ingresso di questa villetta di Gragnano Trebbiense, nel Piacentino, il pappagallo in gabbia e la cagnolina Susy con licenza di leccare le mani agli ospiti di casa Castellani. Prosegue: «Nessuno si accorse del problema durante la gravidanza, malgrado non sentissi mai Simone muoversi. Quando aveva sei mesi, con mio marito Alessandro l' abbiamo portato al Mondino di Pavia e il primario disse che era ipotonico con ritardo psicosomatico grave: in pratica non aveva muscoli, era come un bambolotto di pezza. Abbiamo seguito l' iter standard: ricerca genetica sulle cause e stimolazione con terapia settimanale di 50 minuti. Nel 2001, però, il risveglio. Avevo sentito sul Tg5 Enrico Mentana parlare del calciatore Jean-Pierre Papin che raccoglieva fondi per il metodo Doman, sembrava molto efficace sui cerebrolesi. Mi informai. Andammo tutti e tre a Fauglia, dove c' è un centro specializzato. Si è aperto un tunnel». Simone ha cominciato a seguire un programma di apprendimento di otto ore: ginnastica passiva, esercizi di respirazione, corretta alimentazione, uno schema intellettivo e visivo per eliminare lo strabismo. «Un lavoro. Ho lasciato il mio. Ma non bastava. Così ho chiesto al parroco». E il parroco ha lanciato un appello a fine messa: chi vuol dare una mano ai Castellani? Di mani ne sono arrivate tante. Trenta volontari, che hanno cominciato a darsi il cambio in turni di tre ore al mattino e al pomeriggio. «Negli anni sono cambiati. Ma la metà è rimasta la stessa. Hanno da 30 a 72 anni. Casalinghe, pensionati, giovani con un lavoro part-time. Chi non riesce a venire a casa mi aiuta come può». Gigi, per esempio, ha messo a disposizione l' esperienza di webmaster e l' anno scorso ha costruito il sito www.versoilcuore.it, che racconta la storia di Simone. Le casalinghe Rosanna e Paola, se serve, lo accompagnano in piscina o a Castel San Giovanni, a scuola di «comunicazione aumentativa», perché Simone ancora non parla, ma i genitori sperano che un giorno possa. Piero, pensionato, è prezioso con la ginnastica. «Ogni anno per loro do una grande festa. Nel 2006, per la prima comunione di Simone, come bomboniera ho preparato un Dvd sulla sua vita», racconta mamma Claudia. A chiunque lo chieda sul sito, lei ne spedisce una copia. «Ma prego di mandarmi poi due righe di commento, mi è utile». Dieci giorni fa a Gragnano c' è stata una marcia di solidarietà. Anche Simone era iscritto, perché finalmente ha imparato a camminare tenendosi per le mani di un altro. E per sostenerlo in questa grandissima impresa, c' erano 190 persone, del gruppo «Ora verso il cuore», nato soltanto per lui. Nel capannone qui di fianco, dove hanno festeggiato il traguardo, le volontarie avevano preparato ogni cosa. Tra loro spiccava Carolina, una miniatura di Pippicalzelunghe con i riccioli neri: è stata lei a pulire con minuzia le panche. «Ero titubante, temevo di non riuscire a occuparmi di un altro figlio. Poi il desiderio è maturato e mi sono lasciata andare. Carolina è arrivata quattro anni fa. La nostra famiglia ora è completa». Elvira Serra eserra@corriere.it

sabato 2 maggio 2009

RICERCHE SUGLI EFFETTI DELLO YOGA NEGLI STUDENTI - INDIA




Marks-hunting home tuitions could become a thing of the past as new
research has revealed that scoring skills could be increased as high
as 50 per cent through yoga exercises.

The research carried out in Delhi among 1,130 students between 9 and
14 years has shown that doing yoga increased the ability to
concentrate, retain and recall information.

The children increased their scores from 24 per cent to 59 per cent
after doing a 15-day class room yoga training compared with the five
per cent increase for those who did not.

The 1,130 students of 15 schools in the capital were divided into two
groups for the assessment. While one group was given yoga training,
the other was kept as a control group. Different tests were conducted
before and after the training.

The students were put to four types of tests--Audio, visual,
audio-visual and answering questions after hearing a story.

The research was done by 10 trained yoga teachers of 'Atmadarshan
Sadhana Kendra' under a three-year project of the state-run Central
Council of Research in Yoga and Naturopathy. About 7,000 students in
Delhi, Punjab and Himachal Pradesh were covered under the project,
which ends in October.

In the audio test or recall ability test, 25 names of political
leaders like Sardar Patel and Lala Lajpat Rai were read out with a gap
of five seconds between two words.

The visual test (recognition test) had pictures of historical and
religious places such as Red Fort, Hawa Mahal and Somnath Temple, and
the audio-visual (recognition and recall test) contained household
objects known to the children like tomato and potato.

In the final test, an inspiring story about truth based on the lives
of towering Indian personalities like Raja Harishchandra and Mahatma
Gandhi was told and the children were asked ten questions from the
story.

After each test, the students did a three-minute meditation before
writing down the answers in another three minutes.

The yoga group showed an increase in scores from 21 per cent to 53 per
cent in the audio test, from 24 per cent to 63 per cent in the visual
test, 15 per cent to 61 per cent in the audio-visual test and 25 per
cent to 62 per cent in the storytelling test.

On the contrary, the control group showed only a marginal increase of
4 per cent in the first two tests and 7 per cent and 6 per cent in the
next two. In some cases, the performance of the group declined as low
as two per cent.

''The effect of yogic practice is the development of all round
personality of students. It allows them to relax their body and mind
and coordinate between the two better leading to increased awareness
and concentration,'' says project officer Yudhisthar Paul.

The yoga group did exercises for 15 days in a three-hour session
daily. The yoga practice included 'yogasanas' for flexibility of body,
'pranayam' (breathing exercise) for concentration of mind and
meditation for memory development.

They also practiced 'mudras' and relaxation techniques, recited
'slokas' from 'Bhagvad Geeta' and played yogic games.

The schools covered under the project in Delhi included the Government
Primary School, Janakpuri, S.B.M. Higher Secondary School, Hari Nagar,
and the Frontier S.B.M. Higher Secondary School, Rajouri Garden.

''We were delighted that encouraging result came from students
belonging to poor families,'' says Mr. Paul. ''They were an ignored
lot, and when attention was given, they grabbed the opportunity,'' he
explains.

Some children, who were having behavioral problems, also gained from
the yoga exercises taught by the centre, which is the only institute
after the Yoga Institute in Varanasi, giving such training in the
country.

www.indiaexpress.com